giovedì 19 settembre 2013

"La minchia a Los Angeles" di Gaetano Altopiano


Te l’avevo promesso. E io, mantengo le promesse. Sono partito col volo delle sette e cinquanta e arrivato col treno delle dieci. Los Angeles è magnifica: città ultramoderna piena di uomini che corrono, di donne che girano scalze, di auto talmente silenziose che rischi lo scontro a ogni incrocio. Ho aperto il cofanetto solo dopo essere rimasto solo con lei. L’albergo era situato in ottima posizione, e la vista sulla città incantevole. Passava un mare di gente sotto, sulla strada. Ottimo. Le faccio: non è roba mia, fai attenzione, me l’hanno prestata. E lei: non me ne importa, basta che scuci i soldoni. Ha aperto la finestra quel tanto che bastava a mettere fuori la canna, e: bum.    

"Chi l'avrebbe detto", di Francesco Gambaro

http://francescogambaro.wordpress.com/

martedì 17 settembre 2013

"Vapore acqueo" di Gaetano Altopiano

La sigaretta del signor ics è finta. Non è una sigaretta, infatti, ma un cilindretto che manda vapore acqueo. La tiene dentro un astuccio portato regolarmente al collo. Salva i polmoni, dice, le arterie e tutto quanto e io posso godermi il vizio del fumo in santa pace.  Vero. Dopo una cena con sola insalata romana, posticcio della cotoletta, un bel bicchiere d’acqua al posto di un vinello e un alka seltzer (non si sa mai) tira fuori quel cazzettino e aspira soddisfatto grandi boccate di vuoto. Nulla di nuovo: il signor ics, come vedete,  è abituato a nutrirsi  di niente.  Anzi, piuttosto, direi che anela al niente, non al niente che pensiamo, ovvio, ma a quello che sfacciatamente pretende di essere qualche cosa. Il suo alimento preferito, nutriente, del resto,  facilissimo da trovare. Lo assume in dosi consistenti durante tutta la giornata e anche se sembra un paradosso, ne è totalmente pieno. Ma lui non se ne rende conto, questo è il bello. Pensa (ma non è vero) di avere un’opinione, un’idea precisa delle cose, e soprattutto pensa di essere un elegante. La tragedia si consuma quando tenta di insegnare la vita ai figli: dovreste vederlo con quell’oggetto tra le labbra, gesticolare, sentenziare, sputare milioni di inutili particelle d’acqua. 

"Perché non possiamo dirci moderni" di Francesco Gambaro

http://francescogambaro.wordpress.com/

lunedì 16 settembre 2013

"Occupy" di Gaetano Altopiano

OCCUPY 1° settembre 1939, la Germania invade la Polonia dando inizio alla seconda guerra mondiale - 1980, mese e giorno impossibili da determinare, Londra, cellule tumorali iniziano il processo di occupazione del fegato di Richard Cromb, con esito infausto -Fine ‘800 inizi ‘900, Il Cairo, gli egiziani senza casa colonizzano il cimitero della città fondando la Città dei morti viventi - 26 dicembre 2003, Roma, CasaPound occupa uno stabile nel quartiere Esquilino diventando un movimento politico – 24 ottobre ’29, New York, Wall street, il martedì nero nel quale la depressione invade il mondo economico inaugurando una crisi senza precedenti - Gennaio 2005, Palermo, Giuseppe Masi prende senza averne diritto (sine titulo) il posto destinato agli invalidi sull’autobus 226 Stazione C/le Villabate: prime proteste contro le minoranze -Nota I.A.C.P. (istituto autonomo case popolari) del sett.2010, si inviano gli atti alla Procura della Repubblica per l’intromissione abusiva in 24 alloggi di via Ammiraglio Rizzo PA: uno dei denunciati si uccide impiccandosi sulle scale - 30 ottobre 1938, Orson Welles diffonde la notizia di una invasione aliena del pianeta Terra: il primo reality show – settembre 2013 Marineo, la glicemia dilaga nell’apparato circolatorio di Rosario Altopiano, classe ’35, arrivando a valori tra 300 e 320: violenta discussione sulle sue abitudini alimentari - Glossario: OCCUPAZIONE: presa di possesso di posti o luoghi con mezzi legittimi o con l’uso della forza; KRONOS: il tempo che scorre inesorabile; KAIROS: l’attimo dopo il quale niente sarà più come prima;

"Uomo nudo con bandana inguinale" di Francesco Gambaro

http://francescogambaro.wordpress.com/

venerdì 13 settembre 2013

La genialata di Cacciari, di Francesco Gambaro

http://francescogambaro.wordpress.com/

"Gli ultimi stupidi" di Gaetano Altopiano


Gli ultimi stupidi si incontrano in gruppo a Piazza Repubblica. Si stringono la mano, si abbracciano tutti, secondo le regole degli stupidi che i padri hanno tramandato ai figli. Sono in ritardo, si osserva, ma alle nove fanno in modo di essere seduti al ristorante, cento metri più avanti, in un bel vicolo della città vecchia. Il tavolo è fissato per quell’ora, e un appuntamento è un appuntamento, dicono tra di loro, va rispettato. Quanto la parola data, ogni promessa consegnata, questo dicono. Bisogna ammettere, infatti, che il gruppo sia abbastanza preciso, nei modi e negli abiti. Quell’eleganza e quel gusto tipici degli stupidi di una volta, dalla quale definizione, infatti, deriva siano detti gli ultimi. Tutti inchinano la testa, ogni volta che qualcuno si rivolge all’altro, tutti, indistintamente, vestono abiti scuri. Una di loro, addirittura, una stupida sui sessanta, spicca tra gli altri per quanto oggi la si potrebbe definire antiquata. Infinitamente antiquata. Non un solo particolare, l’ombretto, le scarpe con la fibbia, il biondo troppo chiaro, ma è l’aria della donna che fa pensare appartenga a un altro mondo. Due cose ancora, prima che gli stupidi si salutino: il dolce viene servito in un vassoio smaltato che ha una piccola incrinatura al centro, tra quella che sembra una margherita e un tralcio d’edera; alzando gli occhi (vale solo per gli stupidi seduti dal lato rivolto all’esterno) si possono contare un numero di centocinquanta gru volare verso sud sud-ovest.

"Un grilo s'è 'mpicato" di Francesco Gambaro

http://francescogambaro.wordpress.com/