domenica 9 febbraio 2014

"I fiori blu" di Gaetano Altopiano

Il venticinque settembre milleduecentosessantaquattro il Duca d’Auge salì in cima al torrione del suo castello e considerò la situazione: Gli Unni cucinavano bistecche alla tartara, i Gaulois fumavano gitanes, i Romani disegnavano greche, i Franchi suonavano lire e i Normanni bevevan calvados. Tutta questa storia, disse, è una miseria. Si troverà mai via d’uscita? Settecentoquarantanove anni-mesi quattro-giorni quindici dopo, ossia, esattamente oggi, il sottoscritto ha lo stesso problema: apre il libro (I fiori blu), lo sfoglia, trascrive l’incipit, pensando di fare dedica al grande (Raymond Queneau). Poi pensa: tutta questa storia è una miseria, troveremo mai via d’uscita? E rinuncia.


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