Nutrirsi di mollichine di pane. Bere sorsetti
d’acqua. Fuggire le relazioni e liberarsi dei pensieri oppressivi.
Fare che il proprio cuore batta non più di quaranta volte al minuto:
sentendolo e regolandolo. Starsene immobili, vedersi smagrire (che si
registri costantemente la perdita di peso). Niente farmaci, droghe.
Astenersi da rapporti sessuali. Concentrarsi. La progressione
(pressappoco venti minuti d’attesa), se rigida e bene applicata, vi
condurrà verso lo stato estatico: non avrete più sofferenze, tutto
vi sarà finalmente chiaro, e a quella cert’ora di quel certo
giorno capirete che vi sta veramente accadendo. Sentirete
distintamente il mondo che è dentro di voi: miliardi di colonie in
guerra per la vita. Borborigmi. Sabato uno febbraio, alle 21 e 30,
mentre attaccate (finalmente) una zuppa di interiora “alla
palermitana”.
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