martedì 4 febbraio 2014

"L'ultimo carnivoro (A Valery Larbaud) di Gaetano Altopiano

Nutrirsi di mollichine di pane. Bere sorsetti d’acqua. Fuggire le relazioni e liberarsi dei pensieri oppressivi. Fare che il proprio cuore batta non più di quaranta volte al minuto: sentendolo e regolandolo. Starsene immobili, vedersi smagrire (che si registri costantemente la perdita di peso). Niente farmaci, droghe. Astenersi da rapporti sessuali. Concentrarsi. La progressione (pressappoco venti minuti d’attesa), se rigida e bene applicata, vi condurrà verso lo stato estatico: non avrete più sofferenze, tutto vi sarà finalmente chiaro, e a quella cert’ora di quel certo giorno capirete che vi sta veramente accadendo. Sentirete distintamente il mondo che è dentro di voi: miliardi di colonie in guerra per la vita. Borborigmi. Sabato uno febbraio, alle 21 e 30, mentre attaccate (finalmente) una zuppa di interiora “alla palermitana”.


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