mercoledì 30 aprile 2014

"Le illuse" di Gaetano Altopiano

L’inconsistenza delle cicale di mare dovreste sperimentarla. Ricorda (guarda un po’) il cicaleccio pomeridiano di una strada affollata: un unico inutile e sordo ronzio umano. Pensavo di fare cosa gradita regalandone a un amico ma cosa gli ho portato? Il vuoto. Anzi, per essere preciso, contenitori senza contenuto. Un vuoto che si atteggia insomma. Il peggiore dei vuoti. Ma poi, esattamente come gli uomini, notoriamente i più cacasotto tra gli animali, non volevano saperne di morire. Tu non ci crederai, racconta mia moglie, ma ancora tentavano la fuga da sopra la fiamma viva. A niente è servito il trito di prezzemolo, lo spicchio d’aglio e l’olio profumato. Si accalcavano le illuse con quelle zampette microscopiche.

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