Piuttosto
maligna l’affermazione usata quando vorremmo che qualcuno che
ammiriamo avesse avuto destino migliore (dove, manco a dirlo, per
destino migliore intendiamo solo maggiore remunerazione): “un
talento sprecato”. Come se non sapessimo che talento e notorietà
sono cose diverse e raramente convivono nello stesso soggetto poiché
tra le due manca il nesso causale (la fama, infatti, è quasi
esclusivamente frutto del caso). E’ il nostro naturale trasporto
verso
il
denaro che ci rende così sottili: anche il talento un tempo non era
che una valuta.
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