Premura
e cordialità non mi vanno più a genio. Quella che qualcuno
definisce “insofferenza senile” è in realtà una nuova presa di
coscienza, una scelta di vita guadagnata sul campo. Noto infatti che
la maggioranza non mi saluta, che ognuno evita gli altri, che, come
me, un gran numero desidera andare per la sua strada allontanandosi
dal resto del mondo. Mi va a pennello. E’ delizioso non avere a che
fare con gli altri e finalmente posso starmene in solitudine forte
del fatto che adesso ho persino un alibi: sono stati loro a
cominciare.
Nessun commento:
Posta un commento