Da quando i primi
arboricoli conobbero la potenza del tuono (mai avevano sentito nulla
di così impressionante) il fascino del rumore conquistò l’uomo.
Plagiato da quel fragore ben presto imparò a riprodurlo. Dai primi
rudimentali tamburi passò, così, a oggetti più complessi: le
discoteche. Poi alle discoteche all’aperto. Ai Rave party. Infine
ai raduni di musica House: il massimo. Sentirli, a notte fonda, è
un’esperienza da brivido. Un ritmo cupo, incalzante, ossessivo, che
ha mantenuto intatto il suo spirito primordiale: bestioline braccate
siete, e da un momento all’altro. Zac.
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