Prendeva la 41 di
scarpe, ma a un certo punto fu costretto a cambiare registro. Sui 50
notò un cambiamento: la lunghezza era sempre la stessa (o quasi) ma
il piede si dilatò in larghezza rendendogli la vita impossibile. Gli
costò un patrimonio. Non una scarpa andava più bene. “Perfettamente
normale che invecchiando il piede si espanda verso i lati”, disse
il podologo, “non è proteso come un tempo in direzione
dell’orizzonte, oggi cerca definitiva sistemazione”. Non era una
battuta. E infatti nessuno si sognò di ridere.
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