Per capire realmente
quali straordinarie, illimitate possibilità ha il nostro cervello
non occorre andare tanto lontano: possiamo verificarlo ogni giorno.
C’è un’azione che per la sua apparente banalità mi risulta
essere passata inosservata ai fini di uno studio. Essa avviene senza
l’ausilio dei cinque sensi ma attraverso qualcosa che ricorda
pressappoco il sistema “radar” dei pipistrelli di cui sappiamo, a
oggi, l’uomo essere privo. Guardando dritto davanti a me, senza
aver mai misurato l’altezza di un gradino, né la “pedata”, né
ancora inclinazione e lunghezza della rampa della scala, né avere
calcolato la velocità del mio moto rispetto al piano di appoggio che
accoglierà a cadenza regolare l’impatto del mio corpo in
movimento, com’è possibile, mi domando, quando faccio le scale di
corsa, che il mio cervello faccia alzare il mio piede né più né
meno che l’altezza necessaria per evitare l’impatto e con tale
repentina e precisissima azione?
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