domenica 15 dicembre 2013

"(La mia)" di Gaetano Altopiano

See-through, trasparente: quello che vedi e che non vedi. Materia fatta per studiarci dentro, atomi supervuoti, quattordici chilometri tra l’involucro e il primo elettrone, vetro, sostanze gassose, acqua, distillati. Una mano attraverso la quale intravedi le ossa. Una bara di cristallo, mettiamo, la teca di una reliquia. Mezza bottiglia di Vermentino, le calze di Dita von Teese o l’orecchia con tutte le sue venuzze. Vetrine di negozio, carta velina, cellofan. Onde televisive. Elettricità. Radiazioni. L’impronta digitale (la mia) sulla parte interna di un cristallo.   


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