venerdì 27 dicembre 2013

"Sacrifici inutili, ma inevitabili" di Gaetano Altopiano

I cento migliori ristoranti d’Italia non sono i peggiori. E’ un dato. Mi chiedo, è veramente un’affermazione logica? Potrebbe, ma potrebbe anche non esserlo: il fatto che sia stato “qualcuno” a sancire questo primato fa la differenza. Difatti un ristorante qualsiasi, non necessariamente primo o ultimo di una qualunque classifica, potrebbe essere buono o non buono, migliore, appunto, o peggiore di altri. E’ solo il gusto personale che lo rende diverso. Ma il giornalisticogastronomico stabilisce un podio. I commensali prenotano, si sacrificano, a prescindere dalla verità.

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