martedì 6 maggio 2014

"Due chiacchiere 2 (in salotto)" di Gaetano Altopiano


Si cominciò agli inizi del ‘900 con i prodotti cosmetici. Rossetti, profumi, ricordate la Avon? Poi si passò alle aspirapolveri, le batterie da cucina, i materassi e il corredo matrimoniale. L’idea era di far lavorare le signore senza farle uscire dal loro salotto e nello stesso tempo di sfruttarne le conoscenze, parentela compresa. Niente negozi dunque, niente tasse, affitti. Tutto in casa. Un successone. Nel mondo, adesso, saranno milioni le “presentatrici” e milioni di riunioni si saranno svolte nelle cucine delle case di tutto il pianeta. Ma oggi, che cosa si inventa il mercato delle riunioni tra casalinghe? Il Tuppersex. Vendita di oggettistica sessuale all’interno delle pareti domestiche. Forte della complicità tipicamente femminile e dell’intimità della propria dimora, senza peraltro il fastidio di un viaggio al sexyshop o il contrassegno e le occhiatine maliziose del postino, funzionerà senz’altro. Pare che in America e Germania già spopoli. E ti pareva.  

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