venerdì 23 maggio 2014

"Hrabal e il normcore" di Gaetano Altopiano


Io la conoscevo da tempo la moda normcore, e me ne sono sempre impippato. A me il New York Times, Elle, GQ, Lauren Sherman e Fionda Duncan me la sucano. Hanno scoperto l’acqua calda. Felpa, maglietta, jeans e scarpe scassate. Embè? Sarebbe bastato fare due passi in paese, o andare a Piazza Magione il venerdì sera. Uno, per capire la vera normcore, due, per capire quella fasulla ma modaiola, appunto. Ma potevano non essere gli americani a trasformare una merda qualsiasi in una notizia da prima pagina? E potevano non essere italiani i giornali che rilanciavano la notizia? E poteva tutto questo non farmi girare le palle? Nel lontano 1900nonsoquando un certo Bohumil Hrabal fu intervistato da F.G. giornalista rampante in quel di Villa Igiea in Palerm. Mi racconta fratello F. che lo scrittore si presentò all’appuntamento in tuta acetata e delle scarpacce ai piedi che ricordavano i doposci: disse che non aveva altro da mettere. Il massimo della strafottenza e del normcore. Ma allora non era ancora glamour.  

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