mercoledì 7 maggio 2014

"L'utilità" di Gaetano Altopiano


Che qualcuno si cimenti nella costruzione dell’infinitamente inutile, non solo lo capisco ma lo condivido. Quello che non sopporto invece è l’ossessione dell’utilità. La stragrande maggioranza non farebbe nulla che non torni utile, niente che non abbia un ritorno che si possa conteggiare. La macchina che consuma meno, il cappotto doubleface, un buono postale a ventanni ma anche soltanto una passeggiata. Solo se serve a dimagrire. Oggetti come “l’annaffiatoio che ha il becco rivolto verso l’interno” o “il portabanana a forma di banana” pur essendo bellissimi incontrano disgusto e derisione. Lo stesso vale per romanzi come “Autunno a Pechino” di Boris Vian, concepito per essere terribilmente bello e inutilizzabile.

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