Capisco quanto sia
ambiguo lo studio di Ingegneria Edile-Architettura (si chiama proprio
così, ambiguamente così). Si è, a fine corso, identicamente
ingegneri e architetti. Naturalmente solo per la branca edilizia. Lo
scopo era quello di creare architetti con cognizioni tecniche e
ingegneri con cognizioni artistiche fondando una sola figura. A
dimostrazione della totale incompetenza architettonica degli
ingegneri che progettavano case e della medesima incompetenza, ma
tecnica, degli architetti che progettavano case. O dell’incompetenza
di chi ha rimodulato l’ordinamento universitario convito di fare il
bene delle due categorie ma fallendo miseramente persino il conio di
un nuovo nome. E’ senz’altro
così lo suppongo.
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