Siccome tutti i
protagonisti dei nostri sogni soggiacciono a un’unica regia, la
nostra, la mattina non possiamo che svegliarci esausti. Dare voce e
compiti ad ognuno è un lavoraccio. Assegnare le parti, far
coincidere luoghi e situazioni, fare in modo che i dialoghi abbiano
un senso, tentando, alla fine, di creare una storia che sia più
avvincente possibile. In più occuparsi di scenografia, montaggio,
luce, suono. E questo tutto tutto da soli. Risultato? Ovvio, ogni
sogno è quasi sempre un fallimento, se non addirittura un evento
angosciante: ci sfugge tutto di mano, le ambientazioni si distorcono
e non c’è uno dei protagonisti che non finisca coll’infischiarsene
della parte e recitare per cazzi propri. Stanotte, ad esempio, ho
cercato disperatamente di far dire a uno dei miei figli “sì papà”.
Quello invece non faceva che ripetere “dammi i soldi dammi i soldi
dammi i soldi”. Mi sono svegliato distrutto.
Nessun commento:
Posta un commento