Il
mondo è tutto ciò che accade,
scirve Ludwig Wittgenstein. Fissando al tempo presente, e solo a
quello, la proposizione 1 del suo Tractatus logico-philosophicus.
Senza sbagliare di una virgola. Se il mondo è tutto ciò che accade,
allora, l’unico mondo è quello che ci sta accadendo. L’unico
possibile. Che, se considerato come unico possibile, è per forza di
cose anche un mondo inevitabile. Il
mondo,
infatti, continua Witt, è
anche la
totalità
dei fatti
(proposizione 1,1). Desiderando essere obiettivi, dunque, dobbiamo
smettere di lamentarci e fare un passo avanti andando oltre le
critiche inutili di cui abbiamo un po’ tutti le scatole piene:
perché, ad esempio, scandalizzarsi di un cartello con sopra scritto
“qui si noleggiano borse Chanel a euro 50 a settimana”? Questo è
il mondo. E' inevitabile. Difatti alcune signore entrano subito.
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