sabato 8 novembre 2014

"La scala della necessità" di Gaetano Altopiano


Non sono a corto di idee. Sono solo a corto di desideri. Che poi non è nemmeno esatto, ecco, trovato: giustissimamente non ho nessuna voglia stamattina. Mentre prendo un caffé penso, perciò, alla vecchia regola della classificazione dei bisogni. A scuola, in economia, ci insegnarono questo, una legge tanto sciocca che allora mi lasciò di stucco per la sua incredibile banalità: la scala dei bisogni. Che poi suddivideva le necessità in primarie, secondarie ecc. Nel caso qualcuno non avesse chiaro, ad esempio, che quando si ha lo stimolo cacare è più urgente di mangiare, se si ha sete passeggiare è meno urgente che bere, respirare necessario in assoluto più che immergersi in apnea. 

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