Questo
mio vicino di letto è rumeno, si chiama Vasyl Cosma. Tra catetere e intubazioni
sparse sono sette le fuoriuscite artificiali del suo corpo. Mi è scoppiato lo
stomaco, mi spiega in perfetto italiano. I medici, che hanno operato di ulcera
il morituro, con quei sette tubi l’hanno tirato alla vita. Zoppicavo, non
potevo andare a lavorare, il dolore al piede era insopportabile. Sul
frigorifero una mattina di due mesi fa, ho visto la scatola di Mesulid di mia
moglie. Ho provato con una pillola e dopo una mezz’ora il dolore è passato. Di
nascosto, per due mesi, ne ho prese due o tre al giorno. Il dolore passava e io
lavoravo. Poi il botto.
Nessun commento:
Posta un commento