Un
francescano che soffre di diabete è un’eventualità che non avrei
mai potuto considerare. Non tanto per la più banale delle
spiegazioni, sarebbe a dire l’esiguità calorica della loro
alimentazione, scarsa, come sappiamo, e di fortuna, ma per un fatto
squisitamente ideologico (o letterario?): l’integrità della sua
figura. Di uno qualunque, infatti, ci si può aspettare anche una
possibile trasformazione in uno che non è più quello che era, ma
certe figure sono immodificabili. Un monaco in sostanza è “proprio”
un monaco, e nell’immaginario non può essere nient’altro che
questo. Non è nient’altro che questo. Sempre. Impossibile per la
mia testa l’associazione frate + malattia. Altro errore.
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