domenica 28 febbraio 2016

IL NIPOTE DI CONFUCIO di Gaetano Altopiano





Secondo lo Shiji, “memorie storiche” di Sima Qian, Confucio fu straordinario fin dal momento del suo concepimento. Il padre di Confucio - Shuliang He - sposò a sessantacinque anni una ragazzina che di anni ne aveva appena quindici, Yan Zhengzai. La sua nascita fu accompagnata da visite di dragoni e di esseri divini, e, non ultimo, anche dalla diffusione di una musica celestiale. Un predestinato. I suoi “detti”, inarrivabili per bellezza e saggezza, a ragione, lo hanno reso uno dei massimi filosofi cinesi: praticamente una Bibbia per intere generazioni non solo di orientali. Purtuttavia uno dei passi più belli in essi contenuto non è del maestro ma di un suo discepolo, Nangong Kuo, il quale amava ripetere: “Il difetto nello scettro di un re può essere corretto, ma una parola detta a sproposito è irrimediabile”. Confucio gli diede in moglie la figlia di suo fratello maggiore. 

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