Allora
mettiamola così. A me piace SKY, della Rai me ne impipo. Il Festival
di Sanremo l'ho sempre pensato un raduno mussoliniano. A SKY, dove ho
tutto e di più (RAI compresa) pago 69,90 al mese e, quando voglio
onanizzarmi, senza essere costretto a farlo davanti Bruno Vespa, è
tutto gratis su Argentina Hot Tv Shows. Perché dovrei pagare la
bolletta del canone RAI, la rete pubblica più commerciale che c'è.
Una tassa da avanspettacolo, destinata a rubarci per un anno (non
durerà di più perché è fuori dalla storia, come quella che quello
scemo di mio padre pagò per la sua autoradio Voxson nel 1968).
Tentino di infilarmela nella bolletta dell'Enel, al buio, non
troveranno dove imbucarla.
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