domenica 17 luglio 2016

PERCHE' NON POSSIAMO NON DIRCI MUSULMANI di Francesco Gambaro



Quando vedo un prete, parroco di una chiesa modaiola di Nizza, marciare e intonare la marsigliese alla fine della messa commemorativa dei morti del 14 luglio, capisco, insieme a Céline Millet Houellebecq, perché sia ormai improrogabile la scadenza della nosta meritata sottomissione all'Islam. In Italia, chi non ha partecipato alla messa nizzarda, può lo stesso intuire quanto sia ormai prossimo il giorno della nostra conversione, osservando a distanza di sicurezza la lombrosa faccia di Ingroia, sulla copertina del suo Partigiano della Costituzione.

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