ma
Andrea Marcenaro scriverà ieri sul Foglio: Maria
Laura Rodotà, della quale, per un motivo o per l’altro, molti di
voi potrebbero aver sentito parlare, ha compiuto ieri un altro gesto
notevole.
Ha postato su Twitter, cioè, una foto di Ivanka Trump, figlia del
candidatissimo yankee, accompagnandola con un di- stico: “Ricorda
qualcun*”. Dove a balzare agli occhi, prima di tutto, era la
raffinatezza di quel *, che lasciava alla malizia attenta del lettore
se potesse mai sottoindere una a, o piuttosto una o. Ora. Non
bisognava poi essere così esclusivisticamente maliziosi per
accorgersi, e al volo, della forte (eccetera, se volete
continuare ma, continuate a correre e sudare sulle piste di
Trastevere che vi fa bene) somiglianza della signora Ivanka con
la signora Patrizia D’Addario (in Berlusconi). Né, di
conseguenza, per capire come la Maria Laura avesse saputo cogliere,
con quell’unico piccione, la doppia fava della politica interna e
della estera. Abbatteva infatti, con quelle che lei, apprezzata
femminista, stava segnalando come un paio di troie, i due maschi
indecenti di due diversi continenti. Disse una volta Charles
Bukowski, noto maschilista e stranoto beone: “Scopare la mente di
una donna è un vizio da raffinati intenditori, gli altri si
accontentano del corpo”. Sublime. A trovarla, la mente di Maria
Laura. Gloria a Andrea Marcenaro.
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