lunedì 24 ottobre 2016

OGNI AUTOMOBILE COSTA IL DOPPIO DI QUELLO CHE VALE (SENZA ECCEZIONI) di Gaetano Altopiano







Chi si lancia nell’acquisto di una certa automobile solo per coronare un sogno, magari dopo averla a lungo desiderata e a prezzo di grandi sacrifici, ha fatto centro: ha realizzato “solo” un sogno. Col possederla, infatti, avesse scucito anche una cifra considerevole, guadagnerà solo la metà del diritto al 100% di godimento insito nell’acquisto di quell’oggetto. L’altro 50, ahimè, rimarrà sempre nel non possederla. L’oggetto-automobile ha il limite di un doppio che è inevitabile e che non può elargire simultaneamente: il dentro e il fuori di sé (piacere meccanico e piacere estetico). Ovvero, il fatto che se sta concedendo al suo possessore il piacere meccanico, attraverso la guida dall’interno dell’abitacolo, lo sta privando del piacere di “vedersi passare” dall’angolo di un tornante o da una spettacolare chicane, ossia del suo piacere estetico riservato esclusivamente all’osservatore esterno. A nulla servono rappresentazioni posticce della realtà come fotografie o videofilmati: il godimento tridimensionale gli sarà sempre precluso dal compimento del suo 100%. 

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