giovedì 1 dicembre 2016

IL RE DEI PESCI (a Carola Susani) di Francesco Gambaro




Il re dei pesci è mia figlia, che disegna pesci dove le capita. Non soltanto sui muri, nella sua testa. La sua testa è la testa dove le capita di ricordare di disegnare pesci. Alle volte, però, non le capita di avere la testa. Lei disegna pesci lo stesso fuori di testa. Il re dei pesci è mia figlia che disegna teste nei suoi pesci, alle volte le capita di trovarseli già disegnati, altre volte li ridisegna, fa piupiu muta dal marcipaiedi e quelli pesci guizzano dal cemento e fanno piupiu muti pure a lei. Il re dei pesci spesso non ricorda di essere il re dei pesci (mia figlia), e allora pesca niente, un re non sa, non può disegnare, non può pescare, un re è un re,  se è un re dei pesci. Non è masculo, non è feminulo non è fifìgliulo. Spesso i pesci prendono in giro il re dei pesci. Muori, gli dicono, quando hanno l'amo in gola e stanno morendo di risate. Pesci coraggiosi. Un re dei pesci è magnanimo, non butta non prende e non pesca pesce. Un vero re dei pesci sogna di essere una figlia di un padre che sogna di avere una figlia che è il re dei pesci. Accetta pure di essere un rivolo di Frascati e se nella casa che abita non arriva più un goccio di vino, mia figlia pensa: quando arriva il Re dei pesci? E comincia a preoccuparsi. 

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