Il re dei pesci è mia figlia, che disegna pesci dove le capita.
Non soltanto sui muri, nella sua testa. La sua testa è la testa dove le capita
di ricordare di disegnare pesci. Alle volte, però, non le capita di avere la testa.
Lei disegna pesci lo stesso fuori di testa. Il re dei pesci è mia figlia che
disegna teste nei suoi pesci, alle volte le capita di trovarseli già disegnati,
altre volte li ridisegna, fa piupiu muta dal marcipaiedi e quelli pesci
guizzano dal cemento e fanno piupiu muti pure a lei. Il re dei pesci spesso non
ricorda di essere il re dei pesci (mia figlia), e allora pesca niente, un re
non sa, non può disegnare, non può pescare, un re è un re, se è un re dei
pesci. Non è masculo, non è feminulo non è fifìgliulo. Spesso i pesci prendono
in giro il re dei pesci. Muori, gli dicono, quando hanno l'amo in gola e stanno
morendo di risate. Pesci coraggiosi. Un re dei pesci è magnanimo, non butta non
prende e non pesca pesce. Un vero re dei pesci sogna di essere una figlia di un
padre che sogna di avere una figlia che è il re dei pesci. Accetta pure di
essere un rivolo di Frascati e se nella casa che abita non arriva più un goccio
di vino, mia figlia pensa: quando arriva il Re dei pesci? E comincia a
preoccuparsi.
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