Erano
loro i matematici che hanno risolto il problema più difficile del
mondo: E8, l’oggetto a 248 dimensioni. Loro che scrissero la
prefazione agli ultimi diari di Landolfi. Loro che ispirarono a Bosch
il suo miracolo definitivo. Si chiamavano Leone, Sigismondo,
Juliettus, Bartholomaus, Dietwolf e Guerriero, meno uno. E vivevano a
Lillehammer, in Norvegia, ma non uno. Vi sembrano nomi di signorine?
Vi sembrano nomi di emorroidi? O, magari, un mucchio di nomi a cazzo?
Perché allora quello che non viveva a Lillehammer, la notte del 25,
da bravo attor di cinema quale pretendeva di essere, si alzò e
brindò con un vinello da due e cinquanta alla salute delle sorelle
rientrate? Quattro bicchieri. Se solo li avesse trattati con
quell’amore maschio col quale ci si tratta tra fratelli di sangue
quando si ricompare: stringendo un patto, stendendo un’alleanza,
guardandosi però dallo spalmare creme sulla parte, e non avesse
tentando di guidare subito dopo (sapete come sono fatti i norvegesi)
di sicuro avrebbero passato un buon Natale.
/
Era
bravo, era un attor di cinema, era un atleta delle emorroidi. Esse
scendevano e risalivano in un solo volo. Scendevano a ogni
evacuazione. Pigiando, su qualsiasi tasto di quel vecchio pianoforte
che era diventato, al rilascio pigramente risalivano. Bisogna dirla
tutta: avevano bisogno d'aria. Non so, anche di libertà. Forse. Ma
lui era bravo. Un allenatore, un educatore. A caldo le faceva
rientrare anche velocemente, passionalmente come un direttore di
orchestra o un padre. Scuoteva un po' le natiche e quelle, senza
nemmeno rendersene conto, rincasavano. Flop flip. Ognuna di voi a
loro posto, ragazze, e la lezione riprendeva. Era un maestro bravo,
ci sapeva fare con le ragazze del suo culo. Le metteva in ascensore
sino al sesto piano, li chiudeva dentro le mutande al settimo piano.
Ma quelle, quelle scendevano lo stesso a pianterreno un attimino dopo
lontano dalle sue mutande. Poi, scodinzolando, se ne andavano senza
cappotto a vedere il luccichio del mare. Erano emorroidi diversamente
abili, erano emorroidi di Natale.
Nessun commento:
Posta un commento