martedì 28 marzo 2017
ZEITGEIST di Gaetano Altopiano
Con un progresso tecnologico che ha superato di gran lunga il progresso morale e intellettuale, provocandone, anzi, una prevedibile battuta d’arresto, non è ancora possibile parlare di uno “Spirito del tempo” inteso in senso hegeliano. Uno Zeitgeist contemporaneo farebbe ridere: non esisterà più (almeno in base agli elementi attuali) un Barocco di un secolo, secolo e mezzo, o un Rinascimento per esempio, che permeavano ogni millimetro quadrato della società del tempo, ma migliaia di frammenti scollegati impossibili da spiegare criticamente. Che non diranno nulla di omogeneo a chi verrà dopo, né delle nostre usanze né delle nostre tendenze artistiche, non permettendo di oggettivare alcuno spirito collettivo (sempre se questo abbia e avrà ancora un senso) semplicemente perché ne sono privi. Privi di quella “consuetudine artistica magistrale” che si acquisiva unicamente nel lungo termine e che era indispensabile a ogni possibile oggettivazione.
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