Avrebbe
voluto, unicamente, vivere di conoscenza lieve. Era un diritto.
Conoscere le cose solo per conoscerle, non per capirle: ingollarle
come faceva coi rossi da taverna. Dissetarsi, non farne qualcosa di
diverso. Avrebbe voluto unicamente accoppiarsi, riprodursi,
combattere per il suo harem e generare progenie. Fare che conoscenza
e comprensione fossero tempi diversi, la seconda successiva alla
prima e affidata ai venti gelidi della montagna. Ma altri prima di
lui pretesero di capire e di spiegare e questa consapevolezza
risultò insopportabile all’uomo che perse novanta chili in un solo
anno. Il corpo rotolò sulla frana di ghiaia, esanime. Schiattò alla
fine della stagione.
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