Il signor JFK, in
visita da sua figlia, è nauseato dal fetore di città che scaturisce
dallo scarico condominiale e dai gabbiani che galleggiano, pluviali e
guardiani, a pochi metri dal portone. Uscire e poi rientrare è come
superare un checkpoint, il Muro di nuovo. Prova a tapparsi le nari
ma, alla sua età, non si controlla e scatarra. Non va bene così.
Tramite App, sua figlia gli modifica l'olfatto, registra il puzzo
sotto la voce gelsomino. Il signor JFK ora trova che il profumo di
merda è ancora più delicato e assoluto dell'acqua di Parma. Sta
ritto quando varca il portone, sembra proprio rinato mentre osserva
controluce la fuga di ali bianche. Esce e rientra assiduamente,
porgendo il naso a destra, porgendo il naso a sinistra, sfiorando
ogni volta il panama in ossequio alla signora portiera.
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