mercoledì 1 gennaio 2014

"Balera, viale Campania" di Gaetano Altopiano

Uno si tinge i capelli. Due volte al mese sabato pomeriggio altre due volte domenica mattina, e non si scappa. Un rito. Uno si mette allo specchio, dopo lo sciampo, e s’impomata tutto. Usa un pennello da imbianchino, piccolo certamente, e parte dall’attaccatura delle tempie andando verso la nuca, via. I toni vanno dal nero, nero corvino, al rosso, fuoco o cardinale, ma uno senza dubbio preferisce il “mogano”. Lo adora. Nella balera, uno, letteralmente fa vo-la-re la compagna. Due volte al mese sabato sera e altre due volte la domenica nel pomeriggio (lei è la badante di una del corso Olivuzza, tanto per cronaca). Uno, se balla troppo suda. Normale no? Quando succede perde il colore e la tintura scende sul collo in rivoli che macchiano la camicia. Lei in quel momento vuole a uno due volte bene: lecca quel filo di colore con la lingua. Tre, quattro volte, a secondo. 

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