Alla fine della guerra
mondiale l’America pretese i diritti sull’Aspirina a titolo di risarcimento per
le spese di guerra: parliamo di miliardi di dollari. Nel 1929 l’Italia
riconobbe allo Stato Pontificio la stratosferica somma di un mille milioni di
lire per i danni provocati dalla perdita del potere temporale. Cinque miliardi
di dollari, invece, il risarcimento alla Libia per i danni coloniali. E noi?
Chiediamo risarcimento a tutti i paesi che trattengono opere d’arte italiane e
ne fanno quattrini esponendole nei
musei. Facciamogli causa: o i quadri, o i soldoni. Sarebbero miliardi di
euri, eh.
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