La catena delle dipendenze è
enormemente più lunga di quanto si possa pensare, si estende in connessioni
inimmaginabili e in reticoli e labirinti dove è impossibile scorgere inizio e
fine. Ricordate: impossibile scorgerne inizio e fine. Ma dipendere dagli altri,
ammettiamolo, non è poi tanto terribile: nell’attimo in cui viene meno il
sostegno si conquista il diritto di protestare. Comodo no? Contro chi si
lamenta, infatti, contro cosa, chi è vittima della propria autosufficienza?
Contro nessuno. Noi invece abbiamo la società in subbuglio, popoli che
borbottano, generazioni che si ribellano. Ma contro chi?
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