Troppe cose da
mettere a posto, e io non ne ho alcuna voglia. Troppi conti, carte,
affari, tutto in perdita naturalmente. Una vita ad accumulare impegni
che all’improvviso si ripresentano come “aventi diritto”,
alias, avere accatastato dinamite senza rendersene conto. Una cantina
piena. Veramente troppo. Pure sta finestra oggi mi rompe il cazzo e
vuole attenzioni che io non intendo più concedere, né a lei né a
nessun altro. Chiamare il fabbro, uscire, intrattenerlo mentre ripara
il danno e poi scucire. Ok. Rifletto però sul fatto di cui sopra: il
mio terrore credo sia legato solo alla “possibilità che tutto
questo esploda”. A un deterrente dunque. Ecco perché tutti
perseverano, mi dico. Ma il botto, in sé, dovesse capitare, abbiamo
idea di cosa produrrebbe?
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