Le signore
classificano i grissini che il cameriere ha portato con tanto
ossequio: pane triste. Parlando dell’acqua dicono che è inutile,
persino dannosa se bevuta in quantità eccessive. Ovvio. Bevono il
vino e dicono che è troppo freddo, la luce scarsa, la compagnia
niente di che, il pavimento scricchiola, c’è troppa confusione, e
i fuochi d’artificio? Bellissimi, dicono, e restano incantate.
Mentre assistiamo a un colpo di “bomba di sfera, cannelli, stelle e
colpo scuro” io me la sto contando in inglese. Non vedo l’ora di
tornare a casa. Twenty-one, twenty-two, twenty-three.
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