POSITIVO AL
DNA (verità di cane)
Risultano
positivi al dna della lingua i peletti rossicci della signora
Valdilunga. Dice il detective Nené: non è la lingua del soggetto
indagato. Questa lingua è stata trapiantata in periodo antecedente
il fatto. Dacui e percui, rinforza l'avvocato Di Parte, non possiamo
ammetterla come prova. In effetti, è costretta la bioperita dott.ssa
Perito, la stessa lingua non risulta, all'esame del Dna, umana,
confermo anche io di doverla bocciare come prova. Io, che non sono
stato mai umano, mi tradisco, dico per disappunto, appunto, perchè
non volete capirmi, sono un cane. Se volete abbaio, ma, vostro onore,
non mordo. Se volete un'altra prova vi piscio sulle ruote delle auto
qui fuori. Abbaio, piscio ma non scappo. Per questo, esimii giurati,
dovete dichiararmi innocente. Avvocato, dite al vostro cliente che se
continua a prendere la parola non richiesto, sarò costretto a
espellerlo dall'aula. Ho pure una coda che voi umani non avrete mai.
Tre colpi di martello del giudice: e non applaudite o faccio uscire
pure voi dall'aula. Signora Valdilunga, si spogli e giuri di dire
tutta la verità, soltanto la verità, nient'altro che la verità.
Dica...
Sorry.
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