domenica 6 settembre 2015

"Un polpettone ripieno può fare a meno della carne" di Francesco Gambaro

In uno sputo di intervento, proustinamente ispirato, Francesco Merlo per ricordare la sua città, Catania, abbellisce la sua relazione dei seguenti paletti: Friedrich, Mimmo Jodice, Shelock Holmes, Le Corbusier, Durer, Stevenson, Salgari, Braudel, Sartre, Melville, Catone, Piero della Francesca, Lucien Freud, Talete, Stendhal, van Gogh, Dumas, Vietnam, Brancati, Joseph Roth, Pernod, Manchester, Engels, Las Vegas, Loreto, La Mecca, Gerusalemme, Calcutta, Berlino, Aldo Rossi, Colonia, Petra, Palmira, Pompei, Hollywood, Milano, Italo Calvino, Torino, Detroit, Montanelli, Gaber, Savinio, Monaco di Baviera, Ferrara, Sebastiano Addamo. Ma ne ho saltato qualcuno? Almeno bisogna riconoscere a Merlo che, rispetto ai francesi, citazionisti integralisti - cui non è ancora permesso nominare un autore, una città che non siano francesi - di avere offerto il culo della sua Catania, democraticamente, all'aspersione multietnica.

Rif.: La città dove siamo nati, l’unica cosa che ci appartiene in “La confederazione italiana”


http://www.laconfederazioneitaliana.it/?p=1038

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