Non
ci sono più, disse la pipì. Eppure JFK credette ce ne fosse ancora.
E stiede. A guardare il vuoto, ad aspettare nel vuoto. Quella
posizione statuaria gli piaceva. Lo alleggeriva dai pensieri, lo
liberava dalle scadenze delle faccende di casa. Dalla fretta. Era il
tempo di una delle tante ricreazioni giornaliere e ogni volta lo
faceva durare il più possibile. Una rugiada assassina si impossessò
dei miei piedi e li fece forti. L'effetto minzione gli causava una
produzione di versi volatili. Claudicando il ginocchio destro non
ebbe più in sorte di raggiungere il sinistro. Osservava la parete
del water come fosse una finestra sul mondo. Era così bello, così
tanto quello che riusciva a vedere in quei momenti, che la pipì
ricominciava a fluire in forma di lacrime.
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