FB, ogni tanto, fa un regalo alla mia
memoria, pescando a un anno esatto un post pubblicato. Ricordo perfettamente
quel raro video di Gleen Gould che, agitato e inquieto, suona si alza
canticchia si riavvicina al pianoforte, di notte nella sua casa. Non ricordavo,
non ricordo mai quello che scrivo, non solo per deficit di memoria ma anche
perché non mi interessa ricordare, almeno sino a quando riuscirò a continuare a
scrivere. Lo ripubblico perché mi piace e, anche, per affrancarmi dai nipotini
di Eco che, ossessivamente, denigrano FB, su FB.
GLEEN GOULD
A un certo punto della notte telefoni.
Vorresti essere telefonato. Telefoni per illuderti di precedere una telefonata.
Per capire come stanno le persone che non ti telefonano. Non soffri di
solitudine, ma della paura che gli altri che non ti hanno telefonato stiano
cambiando. Picchi sui tasti, ti alzi, resti alzato, ripicchi sui tasti, vai,
vieni, poi afferri la cornetta e telefoni. Sei ormai un investigatore. Non un
interecettatore. Ascolti i toni delle voci, le pause, le
sorprese, il gemito di un proditorio risveglio, capisci. Cosa capisci? Che non
sei più quello di ieri notte e scopri che anche chi ti risponde non è più lo
stesso. Questa percezione non ti toglie il piacere di ascoltare un'altra voce,
del congiungimento sonoro tra la tua voce, che riconosci anche se ha smesso di
gorgheggiare ed è tornata a emettere parole, e la loro. Loro che, invece,
scambiano la tua chiedendoti chi é. Sei loro. Quelli che vogliono capire come
stai. Se ti sei bevuto il cervello, se hai un cancro alla prostata, se sei
finalmente riuscito a storpiare in modo perfetto l'ultima partita di Bach.
Perché telefoni? Perché guardarsi negli occhi è semplice come grattarsi la
testa. Ma sentire le voci, ricostruire un volto, una espressione, un corpo
attraverso l'orecchio, direttamente in testa, immaginarsi l'altro nel momento
in cui lo chiami, nel suo momento, non è semplice, è un trip psichedelico.
Telefoni per sapere se sei ancora quello che sei. Chiedi chi è stato l'ultimo a
tradirti, a non reggerti. Sospiri, torni a gorgheggiare, vai vieni a passi più
veloci, torni alla cornetta, a un altro numero. Telefoni per sapere come stai.
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