All'inizio
di ogni primavera a JFK torna la voglia di mettere fuori il naso e di
passeggiare. Un giro perimetrale e quadrilatero della sua tana e,
immantinente, naso dentro. Una sera, che ricorda particolarmente
afosa, un maggiolino gli saltò in faccia, ferendolo a un occhio. Ma
non fu un attacco. I maggiolini vedono soltanto rasoterra, quando
saltano, o tentano il volo, è sempre un salto nel buio. Rovinando in
terra sottosopra, colui inutilmente agitò le zampe per capovolgersi.
Pur con un occhio solo, JFK sfilò dal maglioncino primaverile un
metro di cotone e incappiò il malcapitato. Poi amorosamente lo
rivolta e, con saldamente in mano l'altro capo del filo, continua la
sua passeggiata. Impettito come certi signori di città che portano a
spasso il loro bassotto o come certe prominentemente nasute
caricature di Giuseppe Onufrio.
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