Con
timore e tremore, ogni mattina, JFK carezza il suo corpo. A 84 anni,
mattina dopo mattina, c'è una novità all'inzio sgradita. Una
piccola verruca, il settimo angioma, callo o durone? un ciuffo di
capelli misteriosamente incollato alle dita dei piedi, venuzze
affioranti e pori artesiani, afta e lapsus sulla lingua, una zona di
prurito braccante, foruncoli al pus e foruncoli al sangue, pietre
occidue, la cipolla del piede sinistro che buca la calzetta, supposti
melanomi, i nei oramai un esercito, la palpebra dell'occhio destro
sgranata, inetta ad abbassarsi. JFK, dopo avere passato in rassegna
l'intera superficie eruttiva, senza nemmeno guardarsi allo specchio,
stabilisce con gli ultimi neonati un patto di non belligeranza
(un'amicizia?) principiato immancabilmente dalla domanda: e tu come
ti chiami? Oltretutto un ottimo esercizio di memoria perché, ogni
mattina, si tratta di discernere i giovani, gli anziani, i vecchi.
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