“Da quel momento incominciò il
grido, che durò tre giorni, senza arrestarsi, così tremendo che non
si poteva ascoltarlo neanche dietro le porte chiuse, senza sentirne
orrore... Per tutti quei tre giorni, durante i quali per lui il tempo
era scomparso, egli si dimenò dentro il sacco nero, dove l'aveva
ficcato una invisibile, invincibile forza... Sentiva che il suo
tormento era nell'essere risucchiato dentro quella buca nera e, ancor
di più, nel non potervi penetrare... All'improvviso una forza
sconosciuta lo colpì nel petto, nel fianco, gli soffocò il respiro
con accresciuta energia; ed egli precipitò nella buca. Laggiù, in
fondo alla buca, s'illuminò qualcosa... E il dolore, si chiese,
dov'è andato? Dove sei, dolore? Si mise in ascolto. Ah sì, eccolo.
Non importa, resta pure lì! Cercò la sua solita paura della morte e
non la tyrovò. Dov'era? Ma quale morte? Non c'era nessuna paura,
perché non c'era neanche la morte. Invece della morte c'era la
luce.” da 'Morte di Ivan Il'ic” di Lev Tolstoj
“Riprese a respirare, ma ormai
c'era qualcosa di diverso in lui che non sapeva definire. Seppe che
stava aspettando qualcosa, una specie di conoscenza, ma gli sembrava
di avere tutto il tempo del mondo.” da 'Stoner' di John Williams
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