Mangiare polvere. Poi, mangiare
gallette. Poi, a quasi cinquantadue sentire Hannibal Lecter che dice: “la
risposta non è in quelle scarpe di seconda scelta,” riferendosi agli
scarponcini di Jodie Foster e a proposito della di lei infanzia sconvolta dalla
perdita dei genitori (del padre in particolare). Il trauma ha reso la
poliziotta quanto di meglio l’amministrazione penale poteva sperare: un
funzionario furbo e determinato. Ma alle 21e30, qualche minuto dopo, mi trovo
davanti a un curioso dilemma: Hopkins ha detto “la risposta non è in
quelle scarpe di seconda scelta o la risposta è in quelle scarpe di
seconda scelta”? Il senso cambierebbe, e c’entrerebbe niente lo choc infantile
con la capacità professionale della Foster/agente FBI. Non mi ricordo più. Che
i traumi favoriscano certe capacità ormai però è sancito: la sordità, ad
esempio, è indispensabile alla speculazione.
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