Capirete, ora, con quanta grazia il signor Paolo
Conte riuscì a trasformare una cosa insignificante in un vero e
proprio evento sensoriale col solo uso della parola. Fu illuminato.
Lo rese alle nostre orecchie incredibilmente convincente e
plausibile, oltre che emozionante, tanto che da allora è largamente
dimostrato che si usa collegare al rumore del cellofan quello del
terital e quello a immagini di corpi nudi che sbocciano.
(Incipit di “Bartali”, Paolo Conte, da Un gelato
al limon: farà piacer un bel mazzo di
rose e il rumore che fa il cellofan…)
Nessun commento:
Posta un commento