Parlare
con Edoardo (mio figlio) non è semplice. Farmi capire, addirittura
complicato. Stamattina, ad esempio, mentre sorbiamo caffè come
vecchi amici e l’argomento è di suo interesse. Parliamo la stessa
lingua, condividiamo lo stesso tetto, ci legano legami indissolubili.
Eppure. Sarà sordo?
(A
proposito del fatto che dopo un mese che rompe i coglioni per avere
riparata la macchina, finalmente, sborsando parecchi euri, ieri sera
gliela riporto a casa. Lui felicissimo. Stamattina però decide di
andare in moto)
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