mercoledì 17 settembre 2014

"Trip intercondominiali" di Gaetano Altopiano


Sappiate che anche se il viaggio resta pur sempre, e soltanto, una banalissima azione, ogni destinazione conduce a modificazioni del respiro che potrebbero esservi fatali (in Tibet, ad esempio, appena sbarcati vi fanno stendere per terra per attenuare lo choc da mancanza di ossigeno). Si aspetti il peggio, dunque, pure il viaggiatore più modesto: alterazioni della pressione osmotica avvengono a qualunque latitudine, e anche a brevissime distanze. Si può passare da una capacità respiratoria di 5.8 litri, al fiato corto, persino andando dal vicino di piano. 

Nessun commento:

Posta un commento