venerdì 1 gennaio 2016

IL NOME DELLA ROSA SERVE A QUALCOSA di Gaetano Altopiano




In uno dei salotti intellettuali che frequento (per mia fortuna) apprendo che l’omosessuale può essere definito in almeno 15 modi diversi. Dal classico finocchio, per esempio, all’interessantissimo buggerone, termine che non sapevo definisse il terzo sesso. Pensavo che buggerare significasse solo prendere in giro, e infatti, Treccani alla mano, scopro che è proprio quella la radice: “prendere in giro”, ma anche “prendere per il culo” ovviamente, derivando la parola dall’inglese bugger, bulgaro, e riferendosi senz’altro agli individui di quel paese i quali non solo godono di pessima reputazione ma sono anche discendenti dei càtari, eretici del XIII secolo accusati dei peccati peggiori tra i quali perlappunto la sodomia. Racconto tutto questo solo per una cosa personale: i càtari mi erano pressoché sconosciuti, se non grazie a “Il nome della rosa” romanzo che ne racconta diffusamente. Curioso il fatto che questa lettura avvenga proprio in questi giorni. 

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