domenica 24 settembre 2017

IL SAPORE DELLE ASCELLE di Francesco Gambaro




Mi piaceva il sapore delle ascelle. Il sonno tra i peli pubici. La vista degli aloni è un rimpianto. I profumi un nemico aranciato, peggio: una profumeria con commesse spruzzanti. Mi piaceva l’assente. Ora qui non figura. E’ insolvente. Svuotarsi perbene, pensando che la memoria va via perbene in gabinetto. Ti incontrerò Ivy, anche senza voglia, all’ombra delle tue ascelle depilate.

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