domenica 24 settembre 2017

LA RUMOROSA                   di Gaetano Altopiano



Quello che di sghimbescio uscì dall’ugola della cantantessa ritornò incontro. Ci si ritorse contro. Ci soffocò. Ci soggiogò in amore. La stecca del biliardo, i temporali: tutti corsero verso casa. Nel giro di una vite le foglie scompagnate mulinarono, spuntarono formiche con le ali e per il troppo vento anche i treni-notai interruppero ogni atto. Si preannunciava un’epoca buia per tutto quanto fosse perfettamente compiuto nell’arte:  cornice, dorso del libro, piedistallo. Ma ci fermammo in tempo. A un chilometro e centocinquanta metri dal confine caricammo i fucili.  

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