martedì 5 settembre 2017

IL SUR di Gaetano Altopiano





Non solo Buenos Aires, dove, per tradizione, quel nome identifica la zona delimitata dal Paseo Colon e dalle vie Brasil, Victoria, Entre Rios e che secondo il Poeta rappresenta “l’essenza originale, la forma universale, l’idea platonica di quella città”. Ma ogni città. Ogni luogo. Ogni cosa ha il suo Sur. Anche i cani.  E il tale che nella piazza del Duomo di Cefalù, sotto la Rupe e  il tempio di Diana, porta a spasso una coppia di neri levrieri spagnoli probabilmente non ne è nemmeno cosciente. Ma il levriero spagnolo è l’essenza originale del cane, la sua forma universale, l’idea platonica di ciò in cui consiste quella specie animale. Dopo aver visto un Galgo non riesci più a pensare al cane se non in quella forma magra, con quella coda estremamente lunga, in quell’immagine in cui l’animale punta qualcosa che tu non riesci a vedere, s’irrigidisce, poi si distende ai piedi del padrone, posa la testa tra le zampe e chiude gli occhi solo per un secondo. Quando li apre sono eleganti e terribili.   

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